L’avvalimento è uno strumento giuridico di origine comunitaria, concepito per favorire la massima partecipazione alle gare pubbliche, in particolare da parte delle micro, piccole e medie imprese (MPMI). Spesso, infatti, queste realtà – pur disponendo di competenze e know-how – non possiedono in proprio tutti i requisiti richiesti per accedere alle procedure di appalto. L’avvalimento risponde a questa criticità, consentendo loro di attingere ai requisiti di altri soggetti, detti ausiliari, e così competere alla pari.
Un inquadramento normativo
Nel nostro ordinamento, l’avvalimento è disciplinato dall’art. 104 del Codice dei contratti pubblici (D.Lgs. 36/2023), che recepisce le indicazioni della Direttiva 2014/24/UE. A partire dal 1° gennaio 2025, la disciplina ha subito importanti aggiornamenti con l’entrata in vigore del Decreto Legislativo 31 dicembre 2024, n. 209, noto come “Decreto Correttivo”.
Cosa prevede l’avvalimento
In termini pratici, l’avvalimento consente a un operatore economico che partecipa a una gara di utilizzare i requisiti tecnico-professionali o economico-finanziari di un altro soggetto, che si impegna formalmente a metterli a disposizione per tutta la durata del contratto.
Perché l’avvalimento sia valido, è necessario:
• Stipulare un contratto specifico tra il concorrente e l’ausiliario;
• Indicare chiaramente i requisiti oggetto di avvalimento;
• Garantire che l’ausiliario metta realmente a disposizione i mezzi e le risorse promesse;
• Accettare, nei casi previsti, la responsabilità solidale tra concorrente e ausiliario.
L’avvalimento non può invece essere utilizzato per requisiti personali o soggettivi non delegabili (ad esempio, l’iscrizione ad albi professionali o la regolarità fiscale).
Le novità introdotte nel 2025
Con il Decreto Correttivo sono state introdotte alcune modifiche significative che incidono direttamente sull’utilizzo dell’istituto:
1. Maggiore chiarezza sull’avvalimento premiale
Il nuovo testo chiarisce che l’avvalimento può essere utilizzato non solo per integrare requisiti minimi, ma anche per acquisire punteggi premiali nella valutazione dell’offerta tecnica. Si tratta di un’importante apertura verso forme più flessibili e strategiche di partecipazione, soprattutto per le PMI che vogliono migliorare la propria posizione in graduatoria attraverso il supporto di partner qualificati.
2. Nuove regole per i consorzi
Viene introdotto l’obbligo, per i consorzi di cooperative e artigiani, di indicare sin dalla presentazione dell’offerta quali consorziati eseguiranno la prestazione. Inoltre, i requisiti utilizzabili per l’avvalimento sono solo quelli maturati direttamente dal consorzio, e viene vietata la partecipazione contemporanea a più consorzi stabili da parte della stessa impresa.
Uno strumento chiave per le imprese
L’avvalimento si conferma quindi come un istituto strategico per l’apertura del mercato degli appalti pubblici, con l’obiettivo di:
• Promuovere l’inclusione delle PMI, che spesso operano con grande qualità ma con risorse limitate;
• Valorizzare reti e collaborazioni tra imprese, anche su base territoriale o settoriale;
• Garantire solidità e affidabilità nell’esecuzione del contratto, attraverso la responsabilità condivisa tra concorrente e ausiliario.
Conclusioni
Con l’aggiornamento normativo del 2025, l’avvalimento diventa ancora più chiaro e accessibile, consolidandosi come una leva concreta per la competitività delle PMI nel mercato pubblico. Le imprese sono ora chiamate a cogliere questa opportunità, stringendo collaborazioni virtuose e strutturando le proprie partecipazioni alle gare in modo strategico e consapevole.